Communauté genevoise d’action syndicale

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Secondo Pilastro, rapina in corso

lundi 15 février 2010 par infomation fournie par nos alliés

Il 7 marzo prossimo il popolo svizzero dovrà pronunciarsi, fra le altre cose, sulla legge votata il 19 dicembre 2008 dal Consiglio Nazionale e che prevede l’abbassamento del tasso di conversione delle rendite del secondo pilastro dal 6,8% al 6,4%.

Questa legge è stata combattuta dai sindacati svizzeri e dal Parito Socialista Svizzero i quali hanno lanciato un referendum abrogativo immediatamente dopo la sua adozione.

In meno di sei mesi (tempo record) sono state raccolte più di 200’000 firme (ne erano sufficienti 100’000), questo dimostra il malcontento suscitato nella popolazione. Ora tocca ai cittadini pronuciarsi su quello che i referendari considerano un vero e proprio furto.

Prima di entrara nel merito occorre forse ricordare che il “tasso di conversione” è la percentuale con la quale si moltiplica il capitale accumulato da ogni assicurato per determinare l’ammontante della rendita, che sia essa di pensione, di invalidità o per i superstiti. Di conseguenza la diminuzione del tasso produce una diminuzione diretta e immediata della rendita stessa.

Si calcola che una diminuzione del tasso del 0,4% corrisponde mediamente ad una diminuzione del 10% delle future rendite del secondo pilastro.

È altresi utile ricordare che nel 2003 il tasso di conversione era già stato portato dal 7,2% al 6,8% per tener conto dell’invecchiamento della popolazione, in questa occasione il Parlamento svizzero aveva fissato il termine alla fine del 2013 per la verifica degli effetti di questa revisione.
Cinque anni prima del termine, senza nessun scrupolo, e sotto la pressione delle lobby delle compagnie di assicurazione, ampiamente rappresentate in seno al Parlamento svizzero, qust’ultimo ha votato questa nuova legge rapina.

Alfiero NICOLINI



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